Hacker di sta cippa

È proprio guerra, versione 2.0, quella combattuta sul web.

Un gruppo di hacker (ma davvero? dov’è l’etica?), tale LulzStorm, ha rivendicato un attacco ai database di alcune università italiane. Non ho ben capito se hanno bucato direttamente il Cineca o i siti singolarmente, fatto sta che i dati sono alla mercè di tutti (non pubblicherò il link per motivi di sicurezza). Tutto questo perché? Vendetta per gli arresti alla cellula italiana di Anonymous.

BEEEEEEEEEEEENE. Visto che la maggior parte dei sostenitori di questa gente è universitaria. Questo è il vostro concetto di “prendervela col potente”? Di “protestare” o di “sensibilizzare l’opinione pubblica”? Complimenti. Hacker di sto cazzo.

E poi… Università, andiamo…. IN CHIARO?! user password nome cognome codice fiscale indirizzo email indirizzo di casa numero di telefono numero di cellulare……. IN CHIARO?!?!?!?!? e già che c’eravate potevate anche fare un bottone enorme “clicca qui per cancellare il libretto” vicino a quello “clicca qui per annullare la laurea” -_-‘

Solidarietà a chi si è ritrovato (purtroppo) su quella lista, almeno dell’unisa ce ne sono diversi che conosco. E mi rendo conto che il fatto che non ci sia anche il mio nome è una pura questione di fortuna alfabetica.

Cambiare password è d’obbligo. Ma ora mi chiedo: che senso ha sforzarsi a cercare una chiave alfanumerica, con lettere maiuscole, simboli e cose varie? Tanto, di questi tempi, è più probabile un dumping che un brute force. Ho tristemente realizzato che la sicurezza dei miei dati non dipende dalla mia password.

 

P.S.: questo è il mio 100esimo post su wordpress!!!!!!!!!!!! 😀

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