Archivio per 03/07/11

Mugello, II

Il Gran Premio d’Italia ci ha offerto una gara spettacolare, piena di sorpassi e che riapre la questione mondiale.

Nonostante l’australiano fosse partito fortissimo dalla pole e avesse guadagnato un ragguardevole vantaggio sugli inseguitori, Lorenzo si aggiudica la vittoria. La sua è stata una gara eccezionale, da vero campione del mondo, ci ha creduto, e anche quando a noi comuni mortali sembrava che Stoner avesse la vittoria in tasca (generalmente è difficilissimo recuperare il suo vantaggio), beh, Lorenzo ha iniziato a rampare giri veloci e il tutto si è concluso con un suo sorpasso su Casey da manuale del motociclismo, sotto la voce “sverniciata”: il Porfuera è entrato nella Casanova-Savelli a velocità doppia, mantenendola in percorrenza e in uscita in modo veramente magistrale.

Dovizioso, invece, si aggiudica la seconda posizione: nelle ultime fasi della gara (forse troppo tardi) è riuscito a superare Stoner con un altro sorpasso da manuale, questa volta sotto la voce “staccata”: alla mitica curva San Donato è riuscito a stare alla corda lì dove anche Stoner credeva sarebbe andato largo, inducendo, per questo, l’australiano all’errore. Peccato però, se Andrea avesse osato prima dell’ultimo giro, avrebbe potuto anche pensare di raggiungere Lorenzo.

Stoner, quindi, s’è fatto beffare ben due volte: dal suo diretto avversario in campionato a caccia di punti e dal compagno di squadra a caccia di visibilità in casa Honda. Sarà per il male al collo, o per la pressione delle gomme, ma la gara di Casey non è stata perfetta come le altre volte, bensì buona, nonostante lui ci abbia abituati a ben altro.

Appena giù dal podio troviamo Ben Spies, che arriva davanti all’esuberante Simoncelli, il quale, se non cade – è confermato – arriva quinto. L’italiano deve assolutamente trovare un modo di rendere in gara quanto rende tutto il resto del week-end. Ad ogni modo, finire la gara senza stender(si) nessuno è già un ottimo punto di partenza.

Sesto è Rossi, portabandiera di una Ducati GP11.1 che (almeno) è risultata molto più performante in gara. Lui è bravissimo come al solito a metterci una pezza, nel recuperare ben 6 posizioni dalla griglia (in realtà molte di più vista la sua scarsa partenza). Il metodo di lavoro di Valentino è sempre stato un mistero: tante altre volte, su tante altre moto, lo abbiamo visto tirar fuori conigli dai cilindri tra warm-up e gara. Una menzione d’onore va al team della Ducati, che sta lavorando sodo e a mio avviso deve solo riuscire a trovare il setting giusto già dalle prove, per partire bene in griglia. Piano piano, Valentino.

Settimo Barbera, che mai come quest’oggi ho visto indemoniato: sembrava che alla vista del Vale guidasse col coltello fra i denti, pronto a non farlo passare. Ottavo Pedrosa, in ovvie condizioni fisiche non ottimali, conferma il posto in griglia. Poi Edwards davanti ad Hayden, protagonista di un giro nel ghiaione ad inizio della gara che ne ha compromesso la scalata verso le posizioni di metà classifica. A seguire Aoyama, Abraham, Bautista, De Puniet e a chiudere Elias.