Archivio per 02/07/11

Mugello, I

Le nuvole stanno seguendo il circus del motomondiale per mezzo mondo: sulla pista italiana è caduta, infatti, una pioggerellina leggera, ma sufficiente a infastidire le prove, facendole terminare, di fatto, 20 minuti prima del previsto. L’usuale corsa al tempo si è resa frenetica, trovando pronto il “solito” Casey Stoner, che nel gran premio d’Italia partirà dalla pole position. Evidente come lui e la sua Honda siano super-a-posto e per sua stessa dichiarazione, l’australiano con quei 20 minuti in più avrebbe potuto ancora limare il suo già strepitoso tempo di 1’48”034. In seconda posizione c’è Spies fresco reduce dalla vittoria ad Assen e dunque in fortissima ascesa. Terzo il pilota di casa, Simoncelli, in buona forma come al solito nelle prove, a cui manca solo una degna conclusione in gara: che domani sia l’occasione giusta?

Ad aprire la seconda fila c’è un ottimo Andrea Dovizioso davanti a Lorenzo ed Edwards, ultimo dei piloti a scendere sotto il minuto e 49. Settimo Crutchlow davanti a Pedrosa, che finalmente è ritornato alle corse, aggressivo in conferenza stampa contro il Sic e speriamo anche nella gara di domani. La prima di un compatto gruppo di Ducati è quella di Hayden in nona posizione, con Barbera e Abrham e Rossi sempre più attardato in dodicesima posizione a 1.868 s dalla poleposition. A chiudere Aoyama, Bautista, De Puniet ed Elias, tutti sopra l’ 1’50”.

Ovviamente il discorso da approfondire è quello Ducati-Rossi. Siamo in Italia, aria di casa, tutti e dico tutti si aspettavano un balzo in avanti. E invece, turni di libere “bruciati” per colpa di problemi di elettronica, pioggia che rovina i setting per l’asciutto previsto in gara, avversari che migliorano sempre di più, non aiutano Valentino e il suo team nel trovare il bandolo della matassa. “Occhio!” è l’avviso grafico sul casco celebrativo di Vale. Appunto, occhio! Il pilota è bravo a limitare i danni in gara, soprattutto quando quelli davanti si stendono coinvolgendo altri (vedi Sic). Ma la squadra deve capitalizzare risultati e prestazioni che le permettano di essere sempre competitiva almeno per il podio.

Quando ho visto Valentino e Nicky uscire a 7 minuti dalla fine delle prove, dopo 10 minuti d’acqua con pista ancora umidiccia, ho avuto l’impressione che in Ducati non sappiano davvero che pesci pigliare: sono costretti a sfruttare ogni minuto utile per girare, anche nelle condizioni più disparate, girare e girare, capace che esce il miracolo, male che va si ritorna con gli stessi dubbi di prima. Ecco: Vale è alla disperata ricerca di dialogo con la sua moto. La Yamaha parlava, rispondeva docilmente, si faceva accarezzare, la Ducati, scontrosa, si gira dall’altro lato e chiude il gas.